A margine dell’incontro e dibattito sviluppatosi sui dati relativi al rapporto sulla stato dell’economia lucana e, sulle posizioni espresse anche nei giorni scorsi su come accelerare lo sviluppo della Basilicata, si è registrato, dallo studio presentato, che nella nostra regione la produttività industriale è bassa e il Pil va a diminuire piuttosto che a crescere.
La produttività agricola, invece, è aumentata negli ultimi anni a fronte della diminuzione delle imprese iscritte alla Camera di commercio.
E’ da queste considerazioni che il direttore della Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante, ha rimarcato come il territorio può essere il centro e il motore dello sviluppo su cui la Basilicata può scommettere.
«Le imprese agricole - ha dichiarato Brillante - sono realmente un’opportunità sia produttiva che occupazionale. Nel 2006, infatti, 3751 imprese agricole hanno assunto manodopera per un numero complessivo di 3 milioni di giornate e questo dato è significativo poiché rappresenta un volano economico. Un’impresa agricola durante l’anno dà lavoro in media a 3 persone oltre a quelli ella famiglia coltivatrice. Questa è una grande occasione che bisogna saper cogliere e inserirla in un progetto di più ampio respiro che, partendo dalle distintività agricole territoriali, possa coinvolgere e entrare in sinergia con gli altri settori economici e finalizzare i finanziamenti regionali e comunitari ad una crescita economica duratura per la nostra regione».
«L’inversione di tendenza - ha concluso Brillante - da imprimere al sistema economico lucano in declino può avvenire sia sviluppando un mirato marketing territoriale per attrarre investimenti da fuori regione, ma insieme è necessario spingere sul sistema locale delle imprese supportandole con un disegno strategico di sviluppo in cui la ricerca, la realizzazione di infrastrutture e di strumenti creditizi, siano elementi disponibili e fruibili senza i vincoli e i lacci di una cieca burocrazia».
9 Maggio 2008
Coldiretti su sesta giornata dell’economia