La crisi del pomodoro da industria non sembra aver tregua. Le condizioni meteorologiche non sono state favorevoli ai produttori ortofrutticoli lucani. Le abbondanti e intense precipitazioni dei giorni scorsi sia nell’area del lavellese che del metapontino, hanno causato gravissimi danni alla coltura del pomodoro da industria. La raccolta è stata impedita di fatto e come se non bastasse, l’elevato tasso di umidità ha contribuito a creare le condizioni ottimali per una diffusa marcescenza e per l’insorgere di malattie fungine. Risultato finale: aver reso il prodotto non più commercializzabile ed idoneo all’industria conserviera. Al danno si aggiunge la beffa. I produttori ortofrutticoli, infatti, oltre alla perdita economica immediata, rischiano di non vedersi corrisposto il contributo della parte accoppiata, in quanto non sono in grado di consegnare alle industrie le quantità minime previste per l’ottenimento del premio, pari al 70% della media regionale. Senza la dimostrazione di effettiva vendita del prodotto, infatti, l’imprenditore ortofrutticolo non ha diritto a percepire il 50%del restante contributo erogato dalla Comunità Europea al titolare della Domanda Unica.
“Coldiretti Basilicata si aspetta che- ha affermato il presidente Coldiretti Basilicata Piergiorgio Quarto – alla richiesta formale presentata all’assessore, ne segua un’immediata attivazione a sostegno. Questo nuovo problema, infatti, va ad aggravare la già difficile situazione in cui si trova l’intera filiera di trasformazione del pomodoro da industria. Il mancato rispetto dei contratti con il conseguente non ritiro, da parte delle industrie conserviere, della quantità di prodotto pattuita, sta già mettendo in ginocchio l’intero comparto. A questo va aggiunto l’aumento esponenziale di concentrato di pomodoro cinese importato dalle industrie conserviere italiane e venduto con il marchio Mada in Italy. Un vero e proprio furto d’identità e valore a danno dei produttori ortofrutticoli e dei consumatori italiani. Data la criticità della situazione, come più volte affermato durante l’estate ai tavoli di discussione, ribadisco che è ormai indispensabile che il governo nazionale presenti a Bruxelles la proposta di un regolamento comunitario che definisca l’obbligo di etichettatura dell’origine del pomodoro utilizzato nei trasformati e che intensifichi i controlli nel settore”
16 Settembre 2010
RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO CAUSA DI FORZA MAGGIORE PER IL POMODORO DA INDUSTRIA