3 Ottobre 2011
TAVOLA ROTONDA:AGLIANICO DEL VULTURE DOCG SUPERIORE, NUOVO TESTIMONIAL DEL TERRITORIO

Partendo dal vino principe della Basilicata, il nuovo Aglianico del Vulture Docg Superiore, bisogna puntare sulla promozione e mettere da parte i personalismi: questa la strada da seguire per il rilancio del settore enogatronomico lucano. È quanto emerso dalla tavola rotonda orgnizzata da Coldiretti Basilicata Domenica 2 Ottobre alle ore 18:00 all'interno della XIII Edizione di Aglianica Wine Featival. Dopo i saluti del Presidente del Consiglio del comune di Venosa, Luisa D'Urso, Teodoro Palermo, Presidente del Consorzio di Tutela dell'Aglianico del Vulture, ha affermato che la prima annata dell'Aglianico del Vulture DOCG Superiore, è partita con il piede giusto. La campagna di raccolta dell'uva 2011 appena iniziata, dovrebbe essere caratterizzata da una resa bassa e da un'ottima qualità. Quella di puntare sulla qualità, è stata fin dall'inizio la scelta del Consorzio di tutela. Infatti, come scritto nel disciplinare, solo il 10% della superficie vitata delle aziende iscritte all'albo, può essere destinata alla DOCG. Ora bisogna puntare sulla promozione in modo che, nel 2014, anno in cui verranno messe sul mercato le prime bottiglie di Aglianico del Vulture DOCG Superiore, il prodotto sia conosciuto. È necessaria, quindi, una sinergia tra istituzioni, associazioni di categoria e produttori. L'Assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata, Vilma Mazzocco, destinando dei fondi a sostegno del consorzio di tutela Aglianico del Vulture, ha dimostrato di credere nelle potenzialità del prodotto, che ha fin d’ora tutte le carte in regola per essere il nuovo ambasciatore delle lucanità nel mondo. Fulvio Brunetta, Presidente del Consorzio di Tutela “Prosecco DOC”, ha invece illustrato al numeroso pubblico presente nella Sala del Trono, come un progetto vincente possa superare i singoli personalismi e decretare il successo di un prodotto e di un territorio. “Quando un'azienda austriaca- ha affermato Brunetta- ha manifestato l'intenzione di voler vendere il prosecco in lattina, istituzioni, produttori e associazioni di categoria di Veneto e Friuli Venezia Giulia, hanno capito che bisognava superare i personalismi. Il primo passo è stato quello di puntare sulla qualità a scapito della quantità, decidendo di produrre solo vini a denominazione. Grazie ad una sinergia operativa e a un'attenta azione di Marketing, siamo riusciti ad aumentare in maniera esponenziale la richiesta e il consumo del prodotto, creando reddito e impresa”. Giuseppe Brillante, Direttore Coldiretti Basilicata, si è soffermato sulla necessità di legare il prodotto al territorio, creando una filiera in cui i produttori vitivinicoli siano protagonisti. Domenico Bosco, responsabile comparto vitivinicolo Coldiretti Nazionale, ha invece puntato l'attenzione sulla necessità di sburocratizzare le procedure di certificazione e controllo dei vini a denominazione. A beneficiare di un processo più snello ed efficace, non sarebbero solo le aziende agricole, che abbasserebbero di molto i costi di produzione, ma anche le istituzioni e i consumatori, maggiormente tutelati dalle frodi alimentari.
Il Presidente della Regione, Vito De Filippo, invece, riportando i dati Svimez e parlando della crisi che attanaglia la nostra economia, ha sottolineato come nel 2011 solo il settore agricolo sia in crescita. Per far ripartire l'economia lucana, è ora necessario che vengano attivate una serie di azioni a sostegno dell'Agricoltura. I progetti integrati di filieria in primis ma tutta una serie di azioni volte a sostenere le imprese.
Ha concluso la tavola rotonda, Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti Basilicata. “L'Aglianico DOCG è ormai entrato nell'olimpo dei vini italiani. Ha, quindi, le carte in regola per fare da volano al rilancio dell'agricoltura lucana ed innescare un circuito virtuoso capace di fare da volano all'intero comparto enogastronomico. Affinchè ciò avvenga, è, però, necessario puntare su qualità e distintività: è il territorio della Basilicata con la sua storia che si offre al consumatore.”
Promozione, qualità e coesione: i punti cardine da seguire per il rilancio del settore primario, partendo dal nuovo testimonial del territorio lucano, l'Aglianico Superiore DOCG.