1 Luglio 2011
COLDIRETTI: OLTRE 150 ETTARI DI COLTURE DISTRUTTE

Il maltempo non sembra dare tregua agli imprenditori agricoli del materano. Dopo la tremenda alluvione del 1 Marzo, mercoledì 30 giugno alle 18:00, una tromba d'aria e una fitta grandinata, hanno colpito principalmente le contrade Sant'Agostino, Torre Spagnola e Matine arrecando ingenti danni a colture e strutture. Da una prima e sommaria stima dei danni, circa 150 ettari di colture tra cerali, ortaggi, frutteti e vigneti, sono stati colpiti dalla calamità. Sradicati alberi, scoperchiate strutture, tralicci di alta tensione e pali telefonici rimossi. Una grossa perdita per le aziende agricole colpite che, proprio nel momento della mietitura del grano, hanno visto andare in fumo il raccolto. I danni più gravi, infatti, si registrano per il comparto cerealicolo, in una zona, quella del materano appunto, vocata alla coltivazione e alla produzione di grano di eccelsa qualità. Dalle testimonianze dei soci Coldiretti colpiti dalla calamità, la tromba d'aria e l'intensa e fitta grandinata, impedirà la mietitura di oltre 3000 quintali di grano con una perdita superiore ai 100mila euro. Un altro duro colpo per le aziende del materano, già messe in ginocchio dall'alluvione del 1 Marzo scorso e di cui, ad oggi, ancora non hanno ricevuto alcuna indennità per il danno arrecato né dal governo né dalla Regione Basilicata.
L'ennesima calamità- ha affermato Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata- va ad aggravare la già difficile situazione in cui versano le aziende agricole del materano. Coldiretti Basilicata ha già chiesto al Dipartimento agricoltura della Regione Basilicata, al Presidente della Provincia di Matera e al Prefetto della città dei sassi che venga predisposto con urgenza, un sopralluogo tecnico per la stima dei danni. Il settore primario lucano non può essere abbandonato a se stesso. L'agricoltura è una risorsa.”