L'emergenza alluvione non è ancora rientrata e ieri il Fiume Basento ha di nuovo rotto gli argini. Il Governo Nazionale continua a dimenticare le gravi difficoltà in cui versano le aziende agricole colpite duramente dall'alluvione del 1 Marzo cercando di scaricare la soluzione dell'emergenza, la ripresa dell'attività agricola e il ritorno alla normale vita quotidiana di centinaia di famiglie di agricoltori, sulla Regione Basilicata e sui cittadini lucani con il suggerimento di aumentare le tasse. Coldiretti Basilicata non può che sollecitare il governo nazionale ad assumersi celermente le sue responsabilità e apprezzare gli sforzi messi in campo dalla Giunta Regionale per permettere alle aziende agricole colpite di riattivare la produzione. Agli oltre due milioni di euro stanziati in precedenza, ieri, infatti è stato approvato dalla giunta Regionale un nuovo provvedimento che prevede l’erogazione di contributi in fondo capitale per il ripristino della funzionalità delle strutture produttive delle imprese zootecniche alluvionate. Fronteggiata l'emergenza, però, è necessario che vengano attivati una serie di interventi strutturali atti ad evitare altre catastrofi. Per l'ennesima volta, Coldiretti Basilicata, torna a chiedere che venga strutturato e messo in atto, nel più breve tempo possibile, un serio ed incisivo piano idrogeologico regionale. Pulizia dei letti dei fiumi, messa in sicurezza degli argini, bonifica del territorio, manutenzione e ripristino dei canali di scolo sono azioni che dovranno essere fatte immediatamente per evitare altri ingenti danni. Per questo motivo, la Coldiretti, chiede alla Regione Basilicata, alle due Province e agli Enti locali di applicare la legge 228 del 2001 “Orientamento e modernizzazione dell'impresa agricola” stipulando contratti di manutenzione del territorio con le imprese agricole, come ha fatto due settimane fa il consorzio di Bonifica Bradano Metaponto, affidando agli imprenditori agricoli la manutenzione e pulizia dei canali. A beneficiarne non saranno solo gli imprenditori, che vedranno finalmente riconosciuto il ruolo di custodi del territorio svolto da sempre, ma l'intero popolo lucano, che non dovrà aver paura per la propria incolumità né correre il rischio di pagare una “tassa sulle catastrofi”. Pubblica Amministrazione, Consorzi di bonifica e imprenditori agricoli dovranno continuare a dialogare e collaborare per il bene della nostra terra. Il settore primario lucano ha ancora tanto da dare per la crescita della nostra Regione. Ora , però, va sostenuto e messo nelle condizioni di ripartire.
5 Maggio 2011
GLI IMPRENDITORI AGRICOLI A TUTELA DEL TERRITORIO