15 Gennaio 2011
LA CRISI COLPISCE DURAMENTE I PENSIONATI AUTONOMI

La difficile congiuntura economica mondiale colpisce maggiormente le famiglie e i pensionati del lavoro autonomo. Circa 120.000 i lucani che percepiscono una pensione minima di 500 euro al mese. La perdita di potere d’acquisto della pensione ha messo in grave difficoltà i pensionati del lavoro autonomo. Difficilmente, 500 euro al mese, bastano a soddisfare le esigenze minime quotidiane atte a sostenere un tenore di vita dignitoso. È quanto emerso dalla riunione congiunta del Consiglio Regionale e dei Consigli Provinciali di Potenza e Matera dell’Associazione pensionati Coldiretti Basilicata. Nell’incontro si è parlato anche di politica sanitaria regionale. Il nuovo Piano Sanitario Regionale, con le sue luci e le sue ombre, è un segnale positivo che la classe dirigente lucana ha lanciato alle fasce più deboli. Dopo anni di attesa, hanno fatto notare unanimemente i membri dell’assemblea, è lodevole che i politici lucani, stiano lavorando concretamente per dotarsi di un nuovo piano sanitario regionale rispondente alle esigenze concrete dei cittadini. Il rammarico però sta nel fatto che ancora una volta l’Associazione Pensionati Coldiretti, nonostante rappresenti una forza sociale fortemente radicata sul territorio lucano, non è stata invitata dalla Regione agli incontri programmati che hanno avviato la presentazione e la predisposizione del Piano Sanitario. Coldiretti ribadisce la volontà e il diritto a partecipare alle scelte socio-sanitarie della nostra Regione.
“In Basilicata – ha affermato Leonardo Gorgoglione Presidente Regionale dell’Associazione Pensionati Coldiretti –  i cittadini che percepiscono una pensione al trattamento minimo nel corso degli ultimi anni sono diventati sempre più poveri a causa della perdita del potere di acquisto della stessa. E’ necessario che il Governo Nazionale si faccia carico del problema degli anziani, sia avviando provvedimenti incisivi a sostegno di una politica sociale più rispondente alle esigenze delle fasce più deboli sia predisponendo urgenti misure economiche per il recupero del potere d’acquisto della pensioni. Urge anche che la Regione Basilicata dia istruzioni precise e definitive riguardanti la concessione dei benefici economici ai cittadini non autosufficienti previsti dall’Ente e rimpingui il fondo regionale dimostratosi insufficiente a soddisfare tutte le richieste pervenute. I pensionati della nostra Regione hanno il diritto di vivere una vita dignitosa e serena. Per questo motivo la classe politica lucana deve adottare una linea più attenta ed incisiva a favore degli anziani monitorando i loro problemi, le loro necessità, i loro bisogni e le aspettative degli stessi. Nei prossimi giorni l’Associazione Pensionati Coltivatori Diretti di Basilicata insieme con la Federazione Regionale chiederà un incontro con il Presidente della Giunta, con l’Assessore alla Sanità e  alle Politiche Sociali della Regione per  presentare lo stato di disagio in cui vivono i pensionati lucani.”