1 Marzo 2014
ASSEMBLEA DIRIGENTI DELLA COLDIRETTI DI BASILICATA

L’agricoltura lucana, pur avendo raggiunto dei primati di rilievo nei mercati nazionali ed internazionali, versa attualmente in uno stato di difficoltà, determinato da fattori diversi, acuiti dalla recente crisi economica internazionale, e riconducibili prioritariamente al suo basso potere contrattuale.
Ciononostante, l’agricoltura della nostra Regione è una grande realtà che ha in sé le potenzialità per trovare nuovi impulsi di sviluppo, attraverso la realizzazione di un grande sistema agroalimentare, che premi i produttori ed offra ai consumatori prodotti di qualità ad un prezzo giusto.
Con queste premesse, i quadri dirigenti della Coldiretti di Basilicata incontrano il Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella e l’Assessore all’Agricoltura Michele Ottati, in un’assemblea in programma martedì 4 marzo presso il Park Hotel di Potenza, alle ore 10:00.
L’obiettivo è quello di collaborare con le Istituzioni per la elaborazione di una strategia di politica economica regionale a sostegno del settore agricolo lucano, partendo dal riconoscimento della centralità dell’impresa agricola e creando, quindi, attorno ad essa, tutti i presupposti per un suo agevole esercizio, in termini di facilitazioni agli investimenti produttivi, di riconoscimento della multifunzionalità, tutelando al contempo la qualità della produzione agricola, la sicurezza alimentare ed ambientale, il tutto all’interno di un quadro normativo certo e di iniziative programmatiche organiche, coerenti e dal carattere sistemico. Nel corso dei lavori sarà presentato un documento contenente osservazioni e proposte funzionali alla predisposizione dei documenti di programmazione regionale della Basilicata nel settore agricolo ed agroalimentare per il 2014 – 2020.
Secondo il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto “L’agricoltura lucana esce dal sessennio 2007-2013 con un quadro caratterizzato dall’acuirsi di elementi di crisi che, complice la difficile congiuntura internazionale, richiede una nuova fase di programmazione in cui si possa registrare un recupero di efficacia e di efficienza tale da generare effetti positivi sul comparto agricolo ed agroalimentare. Solo la concertazione può dare impulso ed incisività alla programmazione 2014-2020, in un contesto generale costituito non solo dalle imprese ma anche dalle istituzioni e dal sistema delle rappresentanze”.