I danni da fauna selvatica continuano a causare ingenti perdite alle imprese agricole, mentre ancora mancano da un lato una corretta gestione dei selvatici, per ridurre drasticamente i danni, dall’altro una corretta gestione dei risarcimenti, in modo da salvaguardare il reddito d’impresa. Per Teodoro Palermo, Presidente Provinciale della Coldiretti di Potenza, “molteplici e continue sono le segnalazioni che provengono dagli allevatori riferite in particolare al fenomeno dei danni causati dai lupi e dai cinghiali, e la dimensione è ormai allarmante su tutto il territorio regionale. Gli animali danneggiano, in questa stagione, soprattutto cereali e foraggi, ma anche le primizie dell’orto. Il rapporto tra aziende agricole e fauna selvatica è ormai conflittuale, ma l’ambiente rappresenta una risorsa preziosa, che non va svilita da preconcetti culturali oppure, cosa peggiore, da comportamenti illegali da parte di chiunque”.
E, secondo il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto “bisogna prendere iniziative forti e non più prorogabili, come il monitoraggio costante delle specie selvatiche presenti sul nostro territorio, nonché risarcimenti celeri, considerato che ad esempio per i danni da lupi siamo fermi al 2011. La nostra Regione ha visto negli ultimi decenni un incremento di molte specie selvatiche, come ad esempio gli ungulati, favoriti dall’incremento delle aree protette, da una maggior regolamentazione della caccia, e spesso dall’abbandono dell’agricoltura nelle aree collinari e montane. Bisogna anche riconsiderare un ruolo positivo che le azioni di selecontrollo possono avere in determinati contesti geografici, nel pieno rispetto della legalità e della biodiversità, per la ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente, finalizzato anche a generare nuove opportunità per l’economia e l’occupazione”.
E’ evidente che tale criticità presuppone che la Regione operi coerentemente alla gravità del problema; il carattere diffusivo del problema, esteso all’intero territorio regionale (parchi e riserve incluse) e la presenza, nella gestione dell’accertamento e risarcimento dei danni, di troppi enti o organismi, viene vissuto dagli agricoltori come elemento di criticità che ostacola l’attività d’impresa.
“Speriamo che il DDL sulla fauna selvatica, approvato a febbraio del corrente anno da parte della Giunta Regionale, approdi presto in Consiglio” conclude Quarto “e confidiamo nella sensibilità del neo Assessore all’Agricoltura Braia per la ricerca di soluzioni idonee alla problematica nell’ambito del PSR e in un migliore meccanismo di risarcimento dei danni”.
17 Giugno 2015
SEMPRE PIU’ PESANTI I DANNI DA FAUNA SELVATICA NELLE NOSTRE CAMPAGNE