1 Ottobre 2011
AGLIANICO DEL VULTURE DOCG SUPERIORE: NUOVO TESTIMONIAL DEL TERRITORIO

Domenica 2 Ottobre alle ore 18:00 nella sala del Trono di Palazzo Ducale Del Balzo aVenosa, Coldiretti Basilicata organizza la tavola rotonda : “Aglianico del Vulture DOCG Superiore: nuovo testimonial del territorio.” Dopo i saluti del Sindaco del comune di Venosa, Bruno Tamburiello, interverranno: Vito De Filippo, Presidente della Giunta Regione Basilicata, Gianpiero Perri, Direttore Generale APT (Agenzia di Promozione Territoriale) Basilicata, Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata, Fulvio Brunetta, Presidente Consorzio di Tutela “Prosecco DOC”, Teodoro Palermo, Presidente Consorzio di tutela Aglianico del Vulture e Domenico Bosco, Responsabile comparto vitivinicolo Coldiretti Nazionale. Modera l'incontro Giorgio Dell'Orefice, giornalista Agrisole- Sole 24ore. Il dibattito sarà un'occasione di confronto tra Istituzioni, Produttori e Associazioni di categoria per mettere a punto strategie di rilancio del comparto vitivinicolo lucano, ascoltando anche le testimonianze di esperti nazionali e dei rappresentanti di realtà d'eccellenza dell'enologia italiana. Il 2011, infatti, è il primo anno di raccolta dell'Aglianico DOCG (Donominazione d'origine Controllata e Garantita) Superiore, riconoscimento che dal 2010 ha immesso il vino simbolo della Basilicata nel circuito dei vini prestigiosi e pluribasonati al pari del Barolo e del Chianti. Anche se per la commercializzazione delle prime bottiglie dovremo aspettare 3 anni (di cui almeno uno di affinamento in barrique ed almeno un altro in bottiglia), L'Aglianico DOCG Superiore, espressione autentica dello splendido territorio del Vulture, si candida ad essere di diritto il nuovo Testimonial dell'enogastronomia lucana.
L'esportazione di vino italiano nel mondo- ha affermato Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata- nei primi sei mesi del 2011 è in crescita del 15% con un fatturato stimato intorno ai 4 milardi di Euro. Partendo dal vino principe della nostra Regione, l'Aglianico DOCG Superiore, che ha le carte in regola per intercettare e soddisfare anche i consumatori più esigenti, sono convinto si possa dare nuova linfa al settore vitivinicolo e al turismo enogatronomico lucano. Le potenzialità e i margini di crescita del settore ci sono, bisogna crederci. Prima di tutto è necessario puntare sull'aumento del quantitativo di Aglianico destinato all'imbottigliamento, fino a raggiungere 10milioni di bottiglie l'anno. Questo servirebbe da un lato a far acquistare potere contrattuale agli imprenditori agricoli, dall’altro ad aumentare il valore aggiunto di un vino espressione autentica del nostro territorio. Se si concentrasse tutto l’imbottigliamento nei luoghi di produzione, inoltre, si innescherebbe un circuito virtuoso capace di portare reddito a tutta la filiera vitivinicola lucana. Nel frattempo, bisogna programmare una serie di azioni efficaci ed incisive di marketing territoriale, atte a far guadagnare nuove fette di mercato ai vini lucani.”