2 Ottobre 2008
ASPETTANDO LA BIODOMENICA

E’ questo il tema della tavola rotonda in programma sabato 4 ottobre alle ore 10:00 presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente (IPAA) in Contrada Malvaccaro a Potenza.
All’incontro parteciperà Girolamo Vignola, dirigente scolastico IPAA “Giustino Fortunato”, Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza, Rocco Battaglino, Presidente Coldiretti Basilicata,  Terenzio Bove, Presidente Aiab Basilicata, Antonio Lanorte, Direttore Legambiente Basilicata, Paolo Galante, Commissario Straordinario Alsia, Vincenzo Santochirico, Assessore Regionale all’Ambiente, e Gaetano Brindisi, climatologo. A seguire degustazioni di prodotti tipici e biologici lucani.
 
La tavola rotonda anticipa la campagna nazionale “Biodomenica” che si terrà domenica prossima  nelle piazze di tutta Italia, anche se in Basilicata è posticipata al prossimo 12 ottobre. L’iniziativa è promossa da Coldiretti, Aiab e Legambiente.
 
Una ricerca fatta negli Usa da ricercatori dell’Usda (Dipartimento d’agricoltura degli Stati Uniti), del Rodale Institute e della Cornell University conclude che un campo coltivato ad agricoltura biologica trattiene fino a sei volte la quantità di carbonio per ettaro all’anno in più rispetto al campo convenzionale. Dal punto di vista del bilancio energetico un campo lavorato a bio fa risparmiare il 48,7 % del consumo. Discorso simile per le emissioni di Co2 equivalente: mangiare bio riduce del 30% l’inquinamento (studio realizzato in Austria da Freyer e Weik, dell’Università di Vienna – Boku).
 
Con il bio, dunque, si può contrastare il cambiamento climatico, ma anche l’erosione del potere d’acquisto. «L’agricoltura sostenibile – ha detto Rocco Battaglino, Presidente Coldiretti Basilicata -  rispettosa della biodiversità è strettamente legata ai territori di produzione, ed è quindi indispensabile garantire strumenti di trasparenza che obblighino l’indicazione dell’origine in etichetta. Dobbiamo consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli, perciò come Coldiretti chiediamo di introdurre al più presto il marchio del biologico italiano ».
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