17 Marzo 2008
AUMENTO QUOTE LATTE PER SALVAGUARDARE IL MADE IN ITALY

«Bisogna guardare con attenzione ai territori di montagna e delle aree marginali la cui zootecnia è un patrimonio importante per l’economia e lo sviluppo locale, oltre che per la stessa tutela del territorio e del paesaggio naturale». E’ quanto afferma la Coldiretti Basilicata in vista della riunione del Consiglio dei Ministri agricoli dell’Unione europea che si svolgerà il prossimo lunedì. All’ordine del giorno la richiesta di un aumento delle quote latte dal primo aprile 2008 negli stati membri dell'Unione Europea. «Per l’Italia – dichiara Rocco Battaglino, presidente Coldiretti Basilicata – se la richiesta venisse respinta, si tratterebbe dell'ennesima sconfitta nazionale nelle trattative comunitarie dopo quella già subita per l'ortofrutta e per la riforma ocm vino a favore dei Paesi del Nord. Non è accettabile che Paesi come l'Olanda che hanno quote per produrre quasi tre volte il proprio fabbisogno interno abbiano lo stesso aumento percentuale proposto all’Italia (2% della quota attualmente prodotta) dove quasi la metà del latte consumato è importato dall'estero».
 
La manifestazione dello scorso 29 novembre a Brescia “A difesa del latte italiano”, che ha visto la mobilitazione di 40 mila allevatori provenienti dalle diverse regioni italiane, a difesa del rispetto delle regole, della credibilità e trasparenza del sistema produttivo Made in Italy e della salute di tutti i cittadini, è stata un segnale chiaro. «Bisogna salvaguardare gli allevatori – conclude Battaglino - che hanno affrontato costi e sacrifici per mettersi in regola e acquistare la licenza a produrre latte di qualità».