7 Ottobre 2014
CHIUSA LA XVI EDIZIONE DI AGLIANICA

Dall’inizio della crisi sono più che raddoppiate le frodi nel settore del vino e degli alcolici, con un incremento record del 102 per cento del valore di cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate, con un danno incalcolabile per il prodotto agroalimentare Made in Italy più esportato. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dopo che gli uomini del Corpo forestale dello Stato hanno sequestrato 312 ettolitri di vino, anche con la denominazione Nobile di Montepulciano Docg, in un’azienda vitivinicola del comune di Montepulciano. Gli ottimi risultati dell'attività delle forze dell’ordine  confermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull'inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo. Per contrastare questi crimini non basta la repressione, ma una normativa chiara e una corretta informazione. Anche eventi di rilievo possono positivamente far conoscere le caratteristiche delle eccellenze e dei prodotti legati al territorio, come Aglianica, nel caso del vino, evento che ogni anno si tiene a Venosa, nelle sale del Castello Pirro del Balzo, giunto alla XVI edizione, che si è chiuso domenica scorsa.
Anche quest’anno l’evento ha presentato un articolato calendario di appuntamenti, dalle degustazioni al festival della cucina, dai convegni ai mercatini dei sapori, ecc.
Secondo il Presidente Provinciale della Coldiretti di Potenza Teodoro Palermo “è possibile ed auspicabile un rilancio dell’evento, ritenendo che ci siano grandi margini di crescita ed evoluzione, ed anche in questo caso facendo rete per non disperdere energie e sinergie e nell’esclusivo interesse del territorio. Per la prossima edizione andrebbe meglio curata la preventiva collaborazione tra organizzatori dell’evento, mondo produttivo, Regione Basilicata e Camera di Commercio. Aglianica 2014” conclude Palermo “ha confermato la fama di evento principe sul rinomato vino del Vulture. È il momento però di fare il salto di qualità, valorizzandolo ulteriormente nella sua strategia di promozione dell’Aglianico e del territorio che lo esprime, ma allargando la promozione alle altre DOC e alle altre eccellenze della nostra Regione”.