I massimi dirigenti di Coldiretti Matera e i tecnici della federazione provinciale, alla presenza degli imprenditori agricoli e dei sindaci dei comuni colpiti dal maltempo, hanno presentato alla stampa la perizia ricognitiva ed estimativa dei danni dell’alluvione del 1 Marzo. Questo il risultato schematico della perizia:
| Colture |
Ettari |
Danno € |
| Seminativi grano duro |
3000 |
2.100.000,00 |
| Seminativi Foraggere |
2500 |
1.000.000,00 |
| Ortive:fragole, carciofi, insalate, fave, cavoli |
500 |
14.546.000,00 |
| Agrumeti |
180 |
787.500,00 |
| Frutteti: Albicocche pesche, percoche |
270 |
11.670.000,00 |
| Vigneti da tavola |
45 |
3.150.000,00 |
| oliveti |
30 |
99.000,00 |
| Capi morti |
- |
750.000,00 |
| Tunnel Serra |
40 |
1.000.000,00 |
| Serre |
10 |
350.000,00 |
| Infrastrutturali |
- |
17.726.250 |
| |
|
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| totale |
|
53.178.750,00 |
Un vero bollettino di guerra. Oltre 53 milioni di euro a cui vanno aggiunte le giornate di lavoro perse e i costi di un’improduttività forzata, dato che gli imprenditori, dopo un mese dall’alluvione, ancora non possono rientrare nei poderi. Coldiretti chiede che si accelerino le strategie e le manovre d’intervento visto che, non solo le famiglie sfollate ancora vivono nelle tende con enormi disagi, ma gli interventi di ripristino delle strade rurali impediscono agli imprenditori agricoli di lavorare. Dopo un mese dalla catastrofe, ancora manca l’ordinanza del Consiglio dei Ministri che stabilisca quando, come e quanto destinare alle aziende agricole distrutte. I produttori ancora non sanno quali interventi di ripristino urgenti per le serre, gli impianti d'irrigazione ecc... potranno essere finanziati. Il temporeggiare rischia di far perdere alle aziende anche quel pò di prodotto sopravvissuto all'alluvione. Urgono risposte celeri e chiare per risolvere questa grave situazione.
Dopo la conferenza stampa, una delegazione composta da dirigenti Coldiretti Matera e sindaci dei Comuni alluvionati, ha consegnato al Prefetto della Città di Matera, la perizia estimativa dei danni chiedendo di accelerare il rientro degli imprenditori sfollati nelle loro abitazioni rurali e collaborare in modo celere alla ripartenza del settore primario del metapontino.