Una protesta partecipata. Oltre mille coltivatori diretti si sono dati appuntamento questa mattina presso la traversa del Sarmento in località Serra Brancato, nel comune di San Giorgio Lucano, organizzata dalla Coldiretti Basilicata.
Una manifestazione per porre l’attenzione di tutti ad una corretta, razionale e lungimirante gestione della risorsa acqua, bene sempre più vitale per le produzioni agricole. Il luogo scelto per il raduno è uno dei tanti che rientra nell’elenco presentato dalla Coldiretti delle “opere incompiute”.
I lavori della traversa sul Sarmento sono iniziati nel lontano 1982, ma a oggi non risultano ultimate le opere di adduzione all'invaso di Monte Cotugno, cui sono destinate le acque derivate dalla traversa.
«Si tratta – ha dichiarato Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti Matera – di un’opera strategica per il comparto agricolo. Se fosse funzionante, si potrebbero recuperare circa 80 milioni di metri cubi di acqua, vitali per le nostre colture. Di rilevante importanza anche quella del Sauro e alcune opere nella zona del potentino. E’ stata una manifestazione sentita e partecipata dai presidenti di zona e dai nostri soci provenienti da tutte le zone sia quelle interessate, come il Metapontino che ha subito danni ingenti con la crisi idrica, sia da ogni parte della regione. Con l’Ente irrigazione abbiamo stabilito di mettere a punto progetti e programmi sulle opere da realizzare. Ai politici chiediamo la centralità dell’impresa agricola e la programmazione condivisa di obiettivi per lo sviluppo del settore. Le colpe derivano da 20 anni di gestione non corretta, ma ora ci aspettiamo che si realizzino gli impegni assunti da febbraio dal dipartimento Agricoltura, ossia di completare in un giro di un anno tutte quelle azioni necessarie affinché queste opere diventino fruibili per il mondo agricolo>>.
L’organizzazione di categoria ha anche presentato un elenco di opere irrigue utili ma in attesa di finanziamento o di prima progettazione.
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