Gentilissimo,
in riscontro alla Sua nota n° 71905 del 13 aprile u.s. comunichiamo che, pur trattandosi di argomento di assoluto interesse per le imprese agricole lucane, la Coldiretti declina l’invito ritenendo di aver già assolto ampiamente al compito di formalizzare richieste e proposte a tutela delle imprese associate per i danni da fauna selvatica.
Non riteniamo di aver mai perso tempo in discussioni vane ed inutili o aver mai praticato la tecnica dello “scaricabarile”; anzi ci siamo sempre proposti con atti formali e concreti, con proposte puntuali e realizzabili, con denunce circostanziate e verificabili; a prova di quanto affermiamo basta ricercare al protocollo del Dipartimento Ambiente ed al protocollo del Dipartimento Agricoltura, per riscontrare facilmente la copiosa documentazione prodotta negli ultimi due anni dalla Coldiretti di Basilicata (allegato 1).
Inoltre, volendo considerare soltanto il periodo del Suo Assessorato e solo a titolo esemplificativo, con orgoglio proponiamo le ultime comunicazioni a Lei rivolte:
· 15 aprile 2014, consegna all’Assessore Ottati del documento elaborato dalla Coldiretti di Basilicata sull’emergenza fauna selvatica;
· 14 luglio 2014, consegna osservazioni al PSR Basilicata 2014/2020 con richiesta di specifica sottomisura per le azioni di prevenzione contro la fauna selvatica;
· 15 settembre 2014, segnalazione danni e richiesta incontro urgente con lettera protocollo n° 142;
· 26 febbraio 2015, trasmissione delle osservazioni al DDL fauna selvatica approvato dalla Giunta Regionale del 16 febbraio 2015;
· 7 aprile 2015, segnalazione danni e richiesta incontro urgente con lettera protocollo n° 59.
Lei afferma nella nota sopra citata: “E’ il tempo di passare dalla parole ai fatti”; riteniamo, con tutto il rispetto istituzionale possibile, che i destinatari della missiva dovrebbero essere altri, non certamente la Coldiretti.
“Gli agricoltori sono esasperati…., è necessario proteggere le colture e risarcire i danni……, si richiede di sbloccare i pagamenti dei danni……”; queste le altre frasi che siamo costretti a leggere nella Sua lettera, indirizzata anche a noi. Ma non sono le parole che abbiamo da alcuni anni inserite nelle varie nostre note? Chi deve sbloccare i pagamenti, se non la Regione? chi deve proteggere le colture e gli animali, se non la Regione, con norme e risorse adeguate?
Non riteniamo di poter essere considerati noi i colpevoli dell’inadempienza e della distrazione altrui; non a caso, infatti, con la nostra nota del 7 aprile u.s. abbiamo già segnalato che, il Dipartimento Agricoltura, in occasione del tavolo del partenariato sul PSR dello scorso 26 marzo, ha eliminato dal PSR Basilicata la sottomisura 4.4 (“misure di prevenzione dai danni della fauna selvatica”) – allegato 2; come pure, più volte, abbiamo sollecitato i pagamenti dei danni da lupi, bloccati al 2010 per mancanza di risorse.
In definitiva di cosa dobbiamo ancora discutere; è veramente giunto il momento di “fare”, per rispetto, non delle Organizzazioni, ma appunto degli agricoltori.
Nella certezza che vogliate tenere nella giusta considerazione tali riflessioni, restiamo, a questo punto, in attesa di risposte definitive, senza ulteriori “passerelle o rituali”; questi veramente inutili.
Cordiali saluti.
Il Direttore
Angelo Milo
Il Presidente
Piergiorgio Quarto