28 Gennaio 2009
DOMANI ANCORA UNA GIORNATA DI PROTESTA CONTRO ARBEA

Centinaia di coltivatori per protestare contro Arbea, l’ente regionale preposto all’erogazione degli aiuti comunitari. Domani, 29 gennaio, sotto la sede dell’Arbea sono attesi alcune centinaia di imprenditori agricoli di Coldiretti provenienti dal  metapontino, lagonegrese, valle del Sauro e dell’Agri. L’azione sindacale dell’Organizzazione agricola è iniziata venerdì scorso (23 gennaio), a seguito del mancato rispetto dell’accordo e relativo cronoprogramma sottoscritto lo scorso 28 ottobre con l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico. Il protocollo prevedeva anche il ricorso ad una società esterna aderente  a Sin srl per istruire e predisporre (in tempi brevi) la liquidazione delle 11 mila pratiche in giacenza dal 2005 al 2008.
Se così fosse stato, come ha ricordato il presidente di Coldiretti Basilicata, Rocco Battaglino, ad oggi si sarebbe pagato almeno l’80% degli importi attesi per completare il tutto entro e non oltre la fine di febbraio. Allo stato attuale, invece, l’Organismo pagatore si è limitato a saldare solo un numero insignificante di pratiche per un importo non superiore ai 4milioni di euro complessivi rispetto ai circa 50milioni spettanti. 
«Sembra  che incomincia a smuoversi qualche resistenza ed incrostazione – ha continuato Battaglino. Infatti, sembra si stia finalmente raggiungendo la formalizzazione dell’accordo con la società esterna ad Arbea per la istruttoria delle pratiche essenziale per la definitiva liquidazione. Siamo in attesa di conoscere gli esiti della missione del direttore di Arbea, Gabriele Di Mauro, a Roma per sbloccare i fondi per la domanda unica (premi Pac). Finora, nelle altre regioni, sono state liquidate oltre il 50% delle somme spettanti, mentre qui Arbea ha pagato meno del 35%. La Lombardia e il Veneto a dicembre avevano già anticipato l’80% dei pagamenti e la Francia, prima di Natale, aveva completato tutte le spettanze dei coltivatori transalpini ».
«La mobilitazione di Coldiretti ha posizionato l’agricoltura come settore strategico per la regione – ha continuato Battaglino – e,  di conseguenza, non è concepibile che si sostengano solo  i servizi e gli apparati, ma vanno aiutate in primis le imprese, motore dell’economia. In questo momento di crisi internazionale a farne le spese sono soprattutto le imprese agricole che pagano doppiamente il danno: uno, per i prezzi all’origine molto bassi (come olio, vino, grano, ecc….) e poi per il mancato pagamento dei premi».
Non è mancato un messaggio al neo assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. «Eredita un situazione pesante – ha spiegato - anche sul fronte delle calamità. A questo proposito non sono previsti strumenti per dare supporto al mondo agricolo colpito da siccità, alluvioni e frane. Noi confidiamo nel suo ruolo, ma non faremo sconti a nessuno perché è nostro compito difendere l’interesse delle imprese agricole.
Saremo disponibili, se i problemi saranno affrontati insieme, con responsabilità e trasparenza senza restare ostaggi di tavoli dalle finte concertazioni. Ci siederemo soltanto se gli accordi saranno mantenuti. Intanto, in merito ad Areba, aspettiamo l’incontro con il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo e con il neo assessore, Vincenzo Viti».