25 Settembre 2008
EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA

All’inizio del nuovo anno scolastico Coldiretti Basilicata pone l’accento sulla necessità di una rinnovata campagna di educazione alimentare per diffondere la cultura del mangiare sano come necessità.
Coldiretti Basilicata sottolinea l’importanza di assicurare anche nelle nostre scuole lucane la disponibilità di alimenti locali, freschi e sani come frutta e verdura di stagione in grado di assicurare senso di sazietà e garantire un adeguato apporto idrico e vitaminico ai giovani studenti. Una corretta abitudine alimentare, infatti, può contribuire a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità provocati anche dall’esagerato consumo di bibite gassate e merendine.
Da un decennio ormai Coldiretti ha avviato in particolare con le scuole elementari un percorso di educazione alla Campagna Amica insieme ad un rete di masserie didattiche presenti sul territorio. Lo scorso anno l’Organizzazione di categoria ha realizzato anche l’iniziativa "Frutta snack: prova a mangiar sano", un progetto rivolto agli studenti degli istituti superiori (di particolare rilevanza il progetto realizzato con il Liceo Classico Duni di Matera) nato dall’esigenza di favorire nella scuola la disponibilità di scelte alimentari nutrizionalmente corrette, attraverso la distribuzione di spuntini a base di frutta e ortaggi locali e di stagione, ma anche visite guidate nelle imprese agricole per conoscere da vicino le realtà produttive della nostra regione.
«Adesso è necessario andare oltre – ha detto Rocco Battaglino, presidente Coldiretti Basilicata - facendo in modo che nelle mense scolastiche, ma anche in quelle ospedaliere e degli uffici pubblici, i bandi di gara per l’attivazioni del servizio obblighino le ditte appaltatrici a preferire nei menù i prodotti agroalimentari di origine lucana e particolarmente quelli biologici. Altra iniziativa, altamente positiva, sarà l’installazione negli istituti scolastici di distributori automatici di frutta e verdura snack dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana e alternativa al cibo spazzatura».
Oggi meno della metà (45%) dei giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni consuma frutta tutti i giorni, come conferma il Rapporto sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza, realizzato da Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro, che per l'occasione ha intervistato oltre cinquemila ragazzi. Ma la stessa indagine rileva che i giovani non consumano frutta solo a tavola con la famiglia, ma in un caso su dieci (9,6%) anche come snack fuori pasto preferendola secondo Eurispes alle merendine (8,2%), alle patatine fritte (6,4%), alla cioccolata e caramelle (6,2%) anche se la pizza è al top del consumo con il 24,3% delle preferenze, seguita da gelati e yogurt con il 20,8% e infine dai panini con il 16,1%. L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità, ma anche malattie come tumori. Fondamentale, dunque, seconda l’organizzazione di categoria formare le nuove generazioni a una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare.