La diminuzione dei quantitativi di acqua negli invasi e come fronteggiare l’emergenza idrica sono stati i temi affrontati in un incontro svoltosi questa mattina in prefettura a Matera e convocato su richiesta delle organizzazioni di categoria dal prefetto Carlo Fanara a cui hanno partecipato esponenti delle stesse, l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico e il presidente del Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto, Angelo Carriero.
A preoccupare la situazione dell’area del metapontino che rappresenta oltre 25000 ettari investiti ad ortofrutta ed agrumi. La zona viene irrigata con acqua proveniente dalla diga del Monte Cotugno sul fiume Sinni e da quella del Pertusillo sul fiume Agri. Queste dighe, nella loro capacità di invaso (530 Mmc la prima e 155 l’altra), sarebbero in grado di assicurare irrigazione per circa 250.000 ettari di terreno.
Alla data di oggi, sono contenuti nel Monte Cotugno 142 Mmc e nel Pertusillo 74 Mmc rispetto alla stessa data del 2007 di 377 Mmc e 125 Mmc.
Nell’ultima disposizione dell’Autorità di Bacino di Basilicata viene determinato che dalla diga del Pertusillo il volume irriguo destinato al Consorzio di bonifica Bradano Metaponto, da maggio ad ottobre, è pari a 35,991 Mmc che è meno della metà del volume idrico riservato per lo stesso periodo della campagna 2007. Ancor peggio per il Monte Cotugno, ove l’Autorità di Bacino si è riservata al 3 giugno di determinare i volumi disponibili per l’irriguo al netto del potabile.
«Senza la disponibilità di acqua – ha dichiarato il direttore di Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante – gli agricoltori non solo non potranno impiantare nuove colture orticole per la campagna 2008, ma rischiano di perdere il raccolto e le stesse piante di frutta ed agrumi presenti sul territorio. D’altra parte, gli imprenditori avevano già programmato la campagna agraria e, quindi acquistato le piantine necessarie da mettere a dimora così come già attualmente sono presenti ettari di terreno investiti a fragole, anguria, meloni, solanacee,….sotto serra o in pieno campo.
Tale situazione di penuria di acqua invasata - ha continuato Brillante - era ben chiara a tutti gli organi istituzionali e gestori, già da gennaio di quest’anno. Infatti, in maniera lungimirante, la Regione ha costituito presso l’assessorato all’agricoltura un tavolo tecnico finalizzato a monitorare la situazione delle disponibilità idriche, cercando sulla scorta dei vari incontri e degli stock disponibili, di identificare un parco progetti di prima emergenza e di risoluzione strutturale delle difficoltà connesse con le sempre più frequenti condizioni termo-pluviometriche. Dall’insediamento del tavolo (12 febbraio 2008) a cui sono seguiti altri incontri che hanno definito un elenco di lavori e di necessità finanziarie che se fossero state già attuate, secondo la prospettiva del Consorzio di bonifica Bradano Metaponto, avrebbero consentito all’area del metapontino di poter contare su un ulteriore volume di acqua per irrigazione pari a 46 Mmc sollevata da fiumi, pozzi o altre captazioni».
Le temperature degli ultimi giorni senza una adeguata e corretta programmazione delle disponibilità idriche e senza la realizzazione di interventi di somma urgenza e di emergenza che apportino nuovi volumi di acqua all’area maggiormente interessata rischiano di far disperdere, per incuria ed inefficienze, un vero patrimonio di produzioni tipiche ed insieme l’economia su cui si sostengono migliaia di imprese e loro dipendenti.
Tra le priorità che la Coldiretti ha chiesto ai rappresentanti istituzionali: la dichiarazione dello stato d’emergenza idrica, di attuare una misura finanziaria immediatamente disponibile per gli interventi di manutenzione straordinaria, di definire urgentemente i quantitativi di acqua da assicurare al potabile e quelli da destinare all’attività agricola, di finanziare e completare con urgenza le opere definite dal Consorzio di Bonifica al tavolo tecnico regionale, di assicurare la velocità di intervento con ulteriori squadre di manutenzioni nel periodo irriguo visto che la penuria d’acqua fa prevedere maggiori guasti alle condotte, di mettere in cantiere interventi straordinari per il trasferimento di volumi di acqua da uno schema idrico con maggiori disponibilità a quelli di minore adduzione e di scongiurare l’applicazione della tariffa del costo ambientale-industriale dell’acqua preannunciata dalla neo costituita società Acqua spa che, invece, dovrà sicuramente accelerare e definire i tempi certi di realizzazione del completamento della traversa del Sarmento e rifacimento della gronda del Sauro.
17 Maggio 2008
Emergenza idrica