17 Luglio 2010
ENTE IRRIGAZIONE CHIUDE I RUBINETTI ALL’AGRICOLTURA LUCANA

La situazione nei 24000 ettari di frutteti e ortive della vasta zona che si estende dal territorio di Rotondella fino agli altopiani dei comuni di Montescaglioso e Bernalda, è grave. Gli imprenditori agricoli sono sul piede di guerra in quanto, nonostante l’aumento delle temperature, l’Eipli, ente d’irrigazione che gestisce gli invasi di Basilicata, Campania e Puglia e quindi rilascia l’acqua nella suddetta zona, malgrato l’invaso di Monte Cotugno sia pieno, resta sorda alle richieste del Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto. L’atteggiamento volontariamente ostruzionistico che sta mostrando la società d’irrigazione, non rilasciando la quantità di acqua necessaria a soddisfare il fabbisogno delle coltivazioni, rischia di mandare in crisi  l’intero settore ortofrutticolo regionale.
Degli 8,5 metri cubi di acqua al secondo- ha affermato il presidente del Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto Angelo Carriero- di cui necessitano i 24000 ettari di frutteto, l’EIPLI continua a rilasciarne  solo 6 metri cubi al secondo. Il consorzio di bonifica, per risolvere l’emergenza e non mandare in fumo il duro lavoro di un anno, dove possibile, ha messo in marcia con un grande sacrificio economico, i pozzi di riserva. Il braccio di ferro con l’EIPLI nasce da una richiesta di credito che la società irrigua vanta sul Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto che distribuisce l’acqua dell’invaso, maturata per il mancato pagamento a costo industriale dell’acqua. La Regione si è impegnata a risolvere la situazione debitoria del Consorzio ma la lunghezza dei tempi burocratici rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto ortofrutticolo della Val Sinni  e del metapontino, che da solo produce l’80% dell’intera produzione della Regione Basilicata.”
In pratica, nonostante l’invaso di Monte Cotugno sia pieno,  all’agricoltura lucana viene negata la quantità d’acqua indispensabile per vivere.
Prese di posizione sconsiderate da parte dell’EIPLI – ha affermato il Presidente Coldiretti Basilicata Piergiorgio Quarto- stanno mandando in fumo un anno intero di fatica e lavoro di centinaia di imprenditori agricoli. L’ampia disponibilità di acqua invasata ma negata alle coltivazioni della Val Sinni e del Metapontino ora che è aumentata la calura estiva, è un paradosso che Coldiretti non può tollerare. Non è possibile che a  fare le spese dei ritardi burocratici e del logorante braccio di ferro, siano sempre i coltivatori, l’anello debole della catena. È per questo motivo che Coldiretti Basilicata ha chiesto formalmente al Presidente della regione Basilicata Vito De Filippo, all’assessore all’Agricoltura Wilma Mazzocco e al Prefetto di Matera un'urgente ordinanza verso l’EIPLI affinché ottemperi al rilascio dei volumi di acqua irrigua richiesta dal Consorzio di Bonifica in modo da  scongiurare una grave crisi.”