10 Aprile 2008
LE PROPOSTE DI COLDIRETTI ALLE FORZE POLITICHE SULL’AGRICOLTURA

«Quello che va bene alla società va bene all’agricoltura e quello che va bene all’agricoltura fa bene alla collettività. Se cresce l’agricoltura ci sarà la possibilità di sviluppo. Noi vogliamo rappresentare le nostre istanze per rappresentare la società. Il documento esposto non è una lista delle spesa  ma abbiamo messo insieme delle proposte cercando di leggere quelle che sono le aspettative della società e di dare risposte a queste esigenze»: così il presidente regionale della Coldiretti Basilicata, Rocco Battaglino, ha presentato alle diverse forze politiche il documento nazionale ‘Per il rilancio dell’Italia’ articolato in quattro punti.
Prima di tutto, rafforzare le imprese agricole anche nella loro capacità produttiva, riducendo i costi dei troppi passaggi dal campo alla tavola per garantire un giusto prezzo per tutti, introducendo i farmers market e riducendo il carico burocratico per le imprese. Poi, la necessità di garantire qualità, identità, sicurezza e salute, attraverso la tutela internazionale dei prodotti locali e il contrasto ai falsi “made in Italy”. Fondamentale secondo Coldiretti diventa la difesa del prodotto italiano, della sua identità e della sua sicurezza, garantendone la trasparenza con l’etichettatura obbligatoria dell’origine per evitare di creare situazioni di speculazione in cui da un lato viene spacciato per italiano, prodotto importato dall’estero, mentre dall’altro lato, si verificano situazioni di agropirateria in cui sui mercati mondiali vengono commercializzati come italiani prodotti di tutt’altra origine. Coldiretti ha anche ribadito la necessità di costituire mercati contadini, in grado di assicurare prodotti a “chilometri zero”, che non richiedono il trasporto su lunghe distanze, con un beneficio per i consumatori, che acquistano prodotti più freschi, e per l’ambiente, grazie al minor consumo di carburante.
Un territorio più pulito e più bello è anche competitivo: per raggiungere questo terzo obiettivo è necessario ridurre di un terzo i rifiuti da smaltire in discarica e dare avvio ad un piano nazionale che stimoli lo sviluppo di imprese agricole multifunzionali per favorire, ad esempio, l’impiego delle bioenergie. Infine lavorare per una rinnovata coesione sociale portando più servizi sul territorio, riconoscendo il ruolo sociale delle imprese e delle famiglie che operano e vivono in campagna. 
«Quello che serve oggi è più agricoltura – ha continuato Battaglino -  un’agricoltura competitiva e fortemente legata al territorio, tutelata nella sua identità dall’etichettatura dell’origine. Il documento non è una lista di richieste, bensì una serie di proposte e di soluzioni a problemi che oggi interessano la società e che l’agricoltura è in grado di affrontare e risolvere. Coldiretti ha poi sottolineato che oggi il mondo agricolo si aspetta dalla politica risposte e decisioni non più procrastinabili perché il rilancio dell’economia italiana e del settore agroalimentare passa prima di tutto dallo sviluppo del territorio e delle sue produzioni. Questo significa qualità, identità, sicurezza e salute».
La richiesta fatta ai politici è restituire all’agricoltura il ruolo che le è proprio: un pilastro dell’economia italiana, al servizio della comunità e dell’intero territorio.
Per Coldiretti il documento è il punto di riferimento per valutare gli impegni e i programmi dei candidati alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile.