18 Ottobre 2008
MOBILITAZIONE TERRITORIALE DELLE IMPRESE CEREALICOLE 3

Dopo gli incontri territoriali, lunedì 20 arriva a Matera la mobilitazione attivata da Coldiretti Basilicata per denunciare le evidenti speculazioni operate da un cartello di commercianti e trasformatori  sui mercati del grano duro.
Una forte protesta delle imprese cerealicole lucane per chiedere un prezzo giusto di pane, pasta e grano, per garantire il consumatore finale e i produttori, per tutelare il territorio ed il paesaggio rurale, per debellare gli speculatori, le sofisticazioni e combattere il falso made in Italy.
L’iniziativa si svolgerà a partire dalle ore 10,00 in Piazza Vittorio Emanuele e nella Mediateca Provinciale. Sarà allestito uno stand dove saranno esposte le produzioni di pane.
Sono previsti interventi, insieme a quelli dei dirigenti Coldiretti, del Sindaco di Matera, Nicola Buccico e dei parlamentari lucani Filippo Bubbico e Vincenzo Taddei, rispettivamente componenti della commissione Attività produttive del Senato e membro della Commissione agricoltura della Camera. 
 
«Il danno generato dalla speculazione  - ha affermato Rocco Battaglino, presidente Coldiretti Basilicata - genera una stagnazione dei consumi e riduce le potenzialità produttive delle imprese agricole mettendo a rischio il futuro del grano duro meridionale e delle coltivazioni Made in Italy con il progressivo aumento della dipendenza dalle importazioni straniere e la perdita di tipicità agroalimentari e gastronomiche territoriali insieme ad ambienti e paesaggi che hanno storicamente caratterizzato anche le colline lucane».
 
Le proposte contenute nella piattaforma predisposta dall’organizzazione sono rivolte sia al governo nazionale che regionale. All’Istituzione nazionale ed in particolare ai Ministri delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dello Sviluppo Economico  la richiesta di dare il giusto ed immediato corso a quanto previsto dalla legge 204/2004 approvata dal Parlamento italiano, rendendo obbligatorio indicare in etichetta l’origine territoriale della materia agricola utilizzata in tutte le produzioni alimentari provenienti dalla filiera cerealicola ed in particolare per la produzione di “pasta per uso alimentare”.
 
Al Governo Regionale si chiede di attivarsi nel diramare direttive ai gestori della ristorazione collettiva, eventualmente anche attraverso un’apposita legge regionale, per sancire la preferenza di produzioni agroalimentari lucane a altri prodotti così come previsto dall’art. 59 della legge 488 del 23.12.1999. Inoltre, si chiede di promuovere e sostenere nel prossimo PSR 2007-2013 i progetti integrati e gli accordi di filiera per la cerealicoltura lucana e di completare in tempi brevissimi i pagamenti dei contributi comunitari dovuti da Arbea Basilicata agli imprenditori lucani per gli anni 2005 – 2006 – 2007 così da ripristinare il rispetto dei tempi di liquidazione anche per l’annata corrente.
 
«Gli attuali prezzi del grano – ha detto Piergiorgio Quarto, presidente provinciale della Coldiretti materana -  oltre a mettere in profonda crisi profonda i bilanci delle imprese agricole  cerealicole non offrono sicuramente certezze e possibilità di programmazione per le prossime semine. Dall’inizio dell’anno ad oggi il prezzo del grano duro, riconosciuto agli imprenditori agricoli, è diminuito del 42% mentre la pasta pagata dai consumatori è ulteriormente aumentata del 14%. Nel contempo i costi per la produzione sono aumentati spaventosamente, basti pensare solo che il concime per la fertilizzazione è aumentato in un anno di oltre il 56%».