21 Ottobre 2008
MOBILITAZIONE TERRITORIALE DELLE IMPRESE CEREALICOLE 6

Oltre mille coltivatori diretti, questa mattina, in piazza Vittorio Veneto a Matera (guarda la galleria di immagini). Una protesta del mondo delle imprese cerealicole lucane per dire no alle speculazioni sui prezzi di pane e pasta. La mobilitazione, organizzata dalla Coldiretti Basilicata, ha visto scendere in piazza tanti agricoltori, con cappellino giallo e bandiere.
 
«Una forte protesta delle imprese cerealicole lucane  - si legge nel volantino distribuito ai partecipanti - per chiedere un prezzo giusto di pane, pasta e grano, per garantire il consumatore finale e i produttori, per tutelare il territorio ed il paesaggio rurale, per debellare gli speculatori, le sofisticazioni e combattere il falso made in Italy».
 
Sul palco si sono alternati dirigenti dell’organizzazione agricola e rappresentanti del governo nazionale. L’onorevole Vincenzo Taddei (Pdl), membro della Commissione agricoltura della Camera, ha sottolineato come sia inspiegabile la forbice tra prezzo corrisposto agli agricoltori della materia prima, ossia il grano e, il prodotto finale. «Noi condividiamo le proposte di Coldiretti – ha dichiarato. Nei prossimi giorni ci sarà qualche intervento nel settore dell’agroalimentare, come le accise sul gasolio. Il Governo è sensibile alle produzioni italiane ed è convinto che il made in Italy vada difeso in maniera forte. Non è accettabile, poi, che a livello regionale Arbea, dopo tre anni, non paghi i premi corrisposti agli agricoltori. Il comparto va sostenuto anche con un sistema di incentivi».
Il senatore Filippo Bubbico, componente della Commissione Attività produttive, ha parlato della necessità di indicare sull’etichetta delle confezioni il luogo di produzione, il confezionamento e la provenienza della materia prima.
«Una legge che non costa niente – ha ribadito – e che serve a rendere un servizio al consumatore. La reintroduzione del dazio del grano straniero è una prima risposta da parte del Governo, anche se non sappiamo quanto sia efficace. La dignità dell’agricoltura va sempre rispettata. Gli agricoltori con il loro lavoro danno un contributo positivo all’economia locale».
 
«Una protesta per rilanciare il ruolo fondamentale dell’agricoltura». Con queste parole ha aperto il suo discorso il presidente regionale della Coldiretti Basilicata, Rocco Battaglino. «Apprezziamo la disponibilità dei parlamentari lucani e il loro impegno di difendere il mondo agricolo lucano. Noi chiediamo il rispetto della nostra dignità, prima di tutto».
Battaglino ha parlato anche dell’accordo nazionale siglato tra Coldiretti e le associazioni dei consumatori, a Cernobbio, in occasione del Forum  Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione organizzato dalla Coldiretti nazionale. Partirà la prima rete italiana per l'acquisto diretto dagli agricoltori (i cosiddetti farmer market) con l'apertura dei mercati di campagna, dove sarà possibile acquistare a prezzi calmierati inferiori di almeno il 30 per cento.
L'accordo prevede che in tutti i “Mercati di Campagna Amica”, promossi da Coldiretti, si effettui uno sconto di almeno il 30 per cento sul prezzo medio di vendita indicato quotidianamente per la stessa tipologia di prodotto dal servizio “sms consumatori”, attivato dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali. In questo modo, gli imprenditori agricoli garantiranno ai consumatori non solo l'offerta di prodotti stagionali, locali, sicuri e di qualità, ma anche un vantaggio economico rilevante, riducendo i propri prezzi rispetto a quelli praticati dalla distribuzione convenzionale.
 
«Noi chiediamo regole, trasparenza e ribadiamo il patto che Coldiretti ha stretto per tutelare il consumatore. Chiediamo la stabilizzazione dei prezzi per poter lavorare. Oggi, però, non siamo  nelle condizioni di poter seminare. La Regione deve accelerare i pagamenti che l’Arbea deve corrispondere agli agricoltori, che in questo momento hanno tempi indefiniti, ma noi abbiamo bisogno di certezze».