11 Ottobre 2014
NUTRITA DELEGAZIONE DI IMPRENDITORI AGRICOLI DEL MELFESE IN VISITA AL PASTIFICIO GHIGI

La delegazione di imprenditori agricoli dell’areale del Melfese in visita al Pastificio Ghigi è stata accompagnata dal Presidente e dal Direttore Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto e Angelo Milo, dal Direttore Provinciale della Coldiretti di Potenza Franco Carbone, dal Presidente sezionale di Melfi Donato Montanarella, dal Segretario di zona Raffaele Sepa. Ad accoglierli il Presidente Regionale della Coldiretti Emilia Romagna nonché vicepresidente nazionale dell’Organizzazione Mauro Tonello, il Presidente del pastificio Ghigi Filippo Tramonti ed i tecnici che hanno guidato gli imprenditori nella visita aziendale.
Ghigi, un marchio storico dell’industria alimentare italiana, oggi rivive grazie all’impegno del Consorzio Agrario di Forlì-Cesena-Rimini, completando la filiera della coltivazione di grano duro e consentendo di unire l’esperienza ed il know how di chi produce pasta di eccellenza a chi produce grano duro di elevata qualità.
Dopo il fallimento del dicembre 2007, infatti, lo storico pastificio Ghigi fu rilevato da un cordata di consorzi agrari, capeggiata dal consorzio dell’Adriatico (che copre il territorio da Forlì-Cesena ad Ascoli), che ha deciso di sfidare la crisi puntando su innovazione, qualità e una integrazione di filiera tra agricoltura e industria che non ha precedenti, realizzando concretamente il progetto Coldiretti di una filiera agricola tutta italiana e firmata dagli agricoltori.
Secondo Tonello “nel panorama italiano si tratta di un progetto davvero originale, che permette il controllo della filiera da parte degli agricoltori, un modello di filiera integrato tra agricoltura e industria che coinvolge agricoltori di tre regioni, Emilia Romagna, Toscana, e Marche, che forniscono il grano necessario allo stabilimento, con la garanzia di un ritorno economico in base alla qualità del prodotto. Non è nostra volontà combattere le multinazionali, ma vogliamo far comprendere come un maggiore rispetto dei propri ruoli e una maggiore correttezza nel mercato può essere positivo per tutti gli attori e a tutti i livelli”.
Ghigi assicura la tracciabilità di tutto il grano dal campo alla tavola, con il controllo dal seme al concime, al diserbo, fino allo stoccaggio e insilaggio” ha detto Filippo Tramonti. “Il prodotto è italiano, realizzato da produttori agricoli italiani, con mezzi e know-how italiani. Il progetto intende far rinascere la produzione in un distretto industriale che da più di un secolo ha trovato nell’industria pastaria un punto di riferimento fondamentale coinvolgendo intere generazioni di operai, tecnici e di piccole aziende, in modo indotto, da questa attività”.
Donato Montanarella, neoeletto Presidente sezionale di Melfi e produttore cerealicolo, è convinto che “fatte le debite proporzioni e considerando la nostra cultura, l’esperienza Ghigi insegna che è possibile realizzare la chiusura di una filiera. Torniamo nelle nostre aziende arricchiti e convinti di poter intraprendere percorsi virtuosi volti alla valorizzazione concreta delle nostre produzioni”.
Per Quarto “I nostri imprenditori hanno potuto toccare con mano la possibilità di concretizzare un progetto che preveda una pasta fatta con il 100 per cento di grano italiano, con maggiori soddisfazioni anche economiche per i produttori coinvolti e il drastico abbattimento delle emissioni di CO2 lungo tutto il ciclo produttivo. Ringraziamo i vertici aziendali e il Presidente Tonello per l’accoglienza, la passione e l’esperienza che hanno saputo trasmettere”.