23 Gennaio 2009
Primo giorno di protesta contro Arbea

«Cento coltivatori al giorno per protestare contro Arbea». A sostenerlo è il presidente della Coldiretti Basilicata, Rocco Battaglino. E’ partita questa mattina presto l’azione sindacale dell’Organizzazione agricola contro l’ente regionale preposto all’erogazione degli aiuti comunitari in agricoltura. Una nutrita rappresentanza di soci di Coldiretti, provenienti da Genzano di Lucania, Oppido, Tolve, Palazzo San Gervasio, Banzi, Melfi, Rionero, Rapolla, Lavello e Ripacandida sono arrivati davanti alla sede di Arbea.
 
Una protesta civile e organizzata per chiedere informazioni sullo stato  di liquidazione delle singole domande di sostegno comunitario avanzate negli anni scorsi. Le motivazioni che hanno costretto le imprese agricole a intraprendere l’azione di protesta sono state dettate dal mancato rispetto dell’accordo sottoscritto lo scorso 28 ottobre con l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico che prevedeva un cronoprogramma dei pagamenti. Le imprese agricole lucane avrebbero dovuto incassare tutti i pagamenti relativi alle domande 2005-2006 entro il 15 dicembre, mentre entro il 15 gennaio si sarebbe dovuto completare la liquidazione dell’annualità  2007 e dare  un acconto sulle domande 2008, per  concludere tutti i pagamenti entro il 28 febbraio.
 
«Denunciamo l’inefficienza di Arbea – ha continuato Battaglino. Vogliamo evidenziare il cancro che affligge questo ente. Il nostro ruolo di Organizzazione è messo a dura prova. Quando la rappresentanza sindacale non ha più credibilità in merito alla tempistica dell’erogazione dei premi, viene meno il senso e il valore della concertazione. D’ora in poi ci sederemo ai tavoli che saranno convocati soltanto se gli accordi presi saranno rispettati. Le imprese agricole, in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, hanno bisogno di queste liquidità. I ritardi accumulati risalgono a ben quattro annualità. Bisognerebbe suonare la campana per svegliare tutti gli amministratori». 
 
«La Coldiretti – ha aggiunto Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti Matera – ritorna con grande responsabilità a difendere i diritti  delle aziende agricole. L’impegno sottoscritto lo scorso 28 ottobre con il governo regionale non è stato rispettato e questo costringe la Coldiretti a dimostrare, con un’azione sindacale, l’incapacità e l’inefficienza degli obiettivi non raggiunti. Di fronte a questo problema non possiamo fare sconti né a noi stessi né alla politica che si è completamente dimenticata del settore primario di questa regione».
 
Lunedì, intanto, la protesta continuerà. Sono attesi un centinaio di soci provenienti da Matera e provincia.