15 Novembre 2011
PROGRAMMAZIONE ATTENTA E AZIONI EFFICACI PER IL RILANCIO DEL SETTORE PRODUTTIVO

È stato presentato Martedì 15 Novembre, un documento, a firma di Coldiretti e di tutte le associazioni datoriali lucane, contenente una serie di proposte atte al rilancio socio economico della Basilicata. Interventi a supporto dell’accesso al credito delle PMI, programmazione e spesa regionale, riorganizzazione della Governance Regionale attraverso il riordino degli enti strumentali,
rilancio di settori produttivi tradizionali e strategici, interventi finalizzati all’occupazione con grande attenzione alle giovani generazioni, creazione di una filiera agroalimentare lucane e Green Economy sono i punti cardine del documento che le associazioni imprenditoriali lucane presenteranno alla classe politica lucana per discuterne e cooperare al rilancio dell’economia della nostra Regione.
“È necessario che la classe politica Regionale - ha affermato Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata- non si nasconda dietro l’alibi della crisi internazionale, ma intervenga con urgenza al rilancio dell’economia lucana. Il documento firmato oggi, infatti, nasce da un’opinione comune a tutte le associazioni imprenditoriali: le risposte mediocri e poco incisive date fino ad oggi dalla governance regionale, mettono a serio rischio la sopravvivenza delle piccole e medie imprese lucane. Per uscire dalla crisi, urge un cambio di passo. Bisogna che si apra un confronto tra istituzioni, forze sociali e rappresentanti delle imprese per far si che la classe politica lucana diventi d’eccellenza e ci guidi fuori dalla crisi. Prima di tutto, bisogna svincolare la quota di cofinanziamento nazionale e regionale degli aiuti comunitari dal patto di stabilità, in modo da dare liquidità, sostegno concreto e immediato alle imprese che hanno deciso di investire in Basilicata.
Per quanto riguarda la Pac, bisogna da un lato mettere a punto e presentare una serie di strategie che diano risposte efficaci ai reali bisogni del comparto agricolo regionale ora che, a Bruxelles, si stanno definendo le linee guida della Nuova Politica Comunitaria, dall’altro che si programmi in maniera puntuale, incisiva, veloce e attenta la spesa residua del PSR 2007-2013, per evitare il rischio disimpegno automatico o la messa a punto di azioni frettolose che non soddisfano le reali esigenze delle imprese agricole. Inoltre, bisogna puntare a snellire l’apparato burocratico e  a programmare una politica preventiva di tutela e salvaguardia del territorio regionale, servendosi anche della legge di orientamento nazionale che prevede la stipula di contratti diretti tra enti locali e imprese agricole per la messa in sicurezza del territorio. Infine, è opportuno lavorare alla creazione di una filiera agroalimentare lucana firmata dagli agricoltori che punti sulla tipicità delle produzioni e sulla distintività del nostro territorio, capace di coinvolgere sinergicamente tutti gli attori.”