30 Gennaio 2009
TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI LATTIERO – CASEARI E PREZZI AL CONSUMO CONTENUTI

Provenienza del latte e contenimento dei prezzi: inizia una nuova battaglia della Coldiretti Basilicata per fronteggiare la speculazione sul marchio ‘Made in Basilicata’.
L’organizzazione di categoria denuncia il mancato rispetto dell’accordo sul prezzo del latte sottoscritto lo scorso 2 febbraio. L’accordo, firmato fra le organizzazioni di categoria, le associazioni degli allevatori di Potenza e Matera, l’assessorato regionale all’Agricoltura e le associazioni dei trasformatori, stabiliva che il prezzo del latte alla stalla era di 0,47 centesimi a litro.
«Nei fatti – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Basilicata, Rocco Battaglino – il latte viene pagato da 0,33 o 0,35 centesimi al massimo. A fronte di questo forte ribasso, però, non corrisponde un rispettivo ribasso del prezzo al consumo. Dalla stalla allo scaffale un litro di latte si moltiplica per più di quattro volte ( mediamente costa da 1,10 a 1,60) e, la stessa cosa vale per le mozzarelle, i latticini, i caciocavalli. Con la vendita diretta, acquistando direttamente ai distributori automatici, il consumatore ha il doppio vantaggio di bere latte di qualità, sapere la provenienza e risparmiare. Infatti, un litro di latte viene pagato a 1 euro. La filiera corta permette di abbattere i troppi passaggi e di tagliare i costi. Un meccanismo di vendita utile sia per le tasche del consumatore finale sia per quelle dell’imprenditore agricolo. ».
«Inoltre, chiediamo agli organi di controllo, quali la guardia di finanza e l’istituto controlli qualità, maggiori ispezioni per fronteggiare il falso ‘made in Basilicata’. Non è concepibile che i prodotti trasformati vengono fatti con latte proveniente per la maggior parte da Oltralpe. Assistiamo ad un ampio uso di cagliate provenienti fin’anche dalla Polonia e dalla Lituania che poi diventano “mozzarelle made in Lucania”. Oltre a un necessario rispetto delle parti e degli accordi che si sottoscrivono è indispensabile che anche i prodotti trasformati del latte rispettino la legge 104 del 2004 che obbliga ad etichettature trasparenti in modo da poter leggere l’origine territoriale della materia agricola utilizzata nelle produzioni agroalimentari. Ci sono tutte le condizioni – ha continuato - per creare una filiera tutta agricola e tutta italiana per garantire prodotti di qualità pagati al giusto prezzo».
Secondo la Coldiretti nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo ci sono margini sufficienti da recuperare per consentire acquisti sostenibili ai consumatori e garantire un reddito equo agli allevatori evitando la chiusura delle stalle dove si sono verificati aumenti vertiginosi dei costi di allevamento dovuti ai mangimi e all’energia.