Programmi seri e rispetto delle regole prima di tutto: questi i principi richiesti dai quadri dirigenti della Coldiretti Basilicata che in mattinata hanno incontrato il neo assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti.
Durante l’incontro svoltosi al Park Hotel, l’Organizzazione di categoria ha evidenziato sia i punti di criticità e le situazioni da risolvere, sia proposte concrete, come il progetto per una piattaforma per una forte progettualità per rilanciare le imprese agricole e essere competitive.
Il direttore della Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante, ha consegnato all’Assessore documenti e proposte degli ultimi due anni che finora non hanno trovato l’attenzione necessaria negli ambienti istituzionali della Regione Basilicata.
Nove i punti indicati in un documento sulle questioni irrisolte: dall’Arbea che da due anni non eroga contributi, alla riforma dei consorzi di bonifica, alla razionalizzazione della spesa, alle opere irrigue in attesa di finanziamento o prima progettazione e di quelle incompiute, al credito e al sostegno alla liquidità aziendale, alla questione smaltimento rifiuti, al ritardo dei bandi del Psr 2000-2013.
Brillante si è soffermato sulla questione della fiscalizzazione degli oneri sociali e della necessità di incentivare quelle imprese che stabilizzino i rapporti di lavoro e aumentano le giornate lavorative.
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Utilizzare le somme liberate del vecchio Por, ammontanti a 60 milioni di euro, per questioni aperte come il pacchetto igiene, per interventi di bonifica ambientale e di incentivazione all’uso di energie rinnovabili: questi i punti sottolineati da Gennaro Mecca, vice presidente Coldiretti Potenza. <
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Ha rilanciato la proposta di un mercato dell’ortofrutta all’ingrosso Cosimo Stigliano, presidente della sezione di Policoro, mentre Teodoro Palermo, presidente del Consorzio di tutela del vino Aglianico ha parlato di sistema turistico, mettendo a sistema beni ambientali, storici e giacimenti enogastronomici di straordinaria ricchezza ed infine Francesco Vitelli ha rappresentato la necessità di dare seguito ad una legge regionale come la 21 del 2006 che oggi potrebbe rappresentare un forte appoggio alla competizione delle nostre imprese per un sostegno duraturo al sistema assicurativo contro le calamità naturali.
13 Marzo 2009
Un incontro costruttivo