26 Gennaio 2009
UNA LETTERA AI CONSIGLIERI REGIONALI PER SENSIBILIZZARLI SU ARBEA

Una lettera controfirmata dal presidente di Coldiretti Basilicata, Rocco Battaglino e dal presidente provinciale di Matera, Piergiorgio Quarto e, inviata ai consiglieri regionali per illustrare le criticità di Arbea e i problemi che sta causando agli imprenditori agricoli  il ritardo nei pagamenti.
Nonostante le promesse, i dirigenti dell’organizzazione agricola continuano nella protesta. Attesi per domani cento coltivatori diretti provenienti dall’area del Sauro e del Vulture sotto la sede di Arbea.
«Le attese del mondo agricolo – si legge nella lettera - sono naufragate contro l’arroganza e la protervia di una struttura regionale intenta a perpetrare solo se stessa ed i suoi metodi clientelari. Ad oggi, sono stati liquidati solo circa 4milioni di euro e non è stato ancora sottoscritta la convenzione-appalto con la società esterna per l’istruttoria delle pratiche».
«Basta con la politica degli annunci e delle promesse – ha dichiarato Battaglino – vogliamo i fatti. Coldiretti non intende in alcun modo offrire il mondo agricolo a facili strumentalizzazioni politico-partitiche. E’ un obbligo  politico e, adesso anche morale, per i componenti del Consiglio regionale interrogarsi sull’utilità dell’attuale strutturazione e governance dell’Organismo pagatore regionale. Coldiretti ha invitato i propri tesserati a chiedere direttamente agli uffici di Arbea certezze sui tempi e sulla finanziabilità di ogni singola pratica al solo scopo di poter programmare le attività colturali e gli impegni creditizi aperti con le banche».
«In un momento così delicato dell’economia regionale – ha continuato Battaglino - poter contare su un consistente flusso di danaro sarebbe risultato strategico non solo per il settore primario ma sicuramente per tutti i comparti produttivi lucani.
E’ sicuramente colpa grave non aver compreso la strategicità di un Organismo Pagatore per gli aiuti comunitari in agricoltura chiamato a gestire anche i finanziamenti dei fondi strutturali della prossima programmazione comunitaria.
L’agricoltura lucana ha diritto ad un sistema efficiente, snello ed altamente qualificato professionalmente, per rispondere nella trasparenza dei rapporti, con le certezze degli atti e dei tempi, alla volontà di crescita delle imprese agricole.
Una struttura che sappia far rispettare le regole della legislazione comunitaria, ma che ancor prima, rispetti essa stessa le regole e le norme deontologiche che regolano i rapporti con i cittadini e con le imprese, le quali, sono giornalmente in competizione con sistemi locali costruiti sulla certezza delle regole, sull’efficienza e funzionalità dei rapporti con la pubblica amministrazione.
Coldiretti è impegnata a far rispettare queste regole e confida nell’azione del Consiglio regionale per evitare un facile declino della nostra economia agroalimentare ad opera dell’inedia dei burocrati».